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IL RITORNO DELLE BOTTEGHE DI QUARTIERE MA CON UNA MARCIA IN PIÙ, DALL'ESTETICA ALL'INNOVAZIONE

Un tempo era la normalità, oggi è una tendenza, una moda che però potrebbe lasciare il segno e restare, questa volta, per sempre.

Impossibile, infatti, non notare come nelle grandi e piccole città stiano riaprendo le piccole botteghe, i cosiddetti negozi di vicinato, il salumiere, il panificio e così via, dove eravamo abituati a fare la spesa fin da piccoli, accompagnati dai nostri genitori. D'un tratto, però, quei piccoli negozietti che sapevano anche un po' di casa, sono scomparsi per lasciare il posto alla grande distribuzione e ai suoi innumerevoli vantaggi economici e di tempo. Tessere fedeltà, sconti, raccolte punti e poi la comodità di trovare tutto e anche di più nello stesso grande ipermercato o mall, per dirla all'americana, hanno rovesciato l'ordine delle cose a cui gli italiani erano sentimentalmente legati. L'italiano è un popolo abitudinario, che ama la sua comfort zone, ma al tempo stesso è anche un popolo legato alla tradizione, all'accoglienza, alla socialità. Ecco perché il negozio di vicinato è sicuramente la dimensione ideale per ciascuno di noi e il suo ritorno in voga determina una conquista sullo stile di vita tipicamente italiano ed europeo in contrapposizione ad un tenore di vita troppo frenetico, asettico, che non ci rappresenta.

Certo, la botteguccia che ricordiamo non può tornare esattamente com'era prima ma deve evolversi positivamente per non correre nuovamente il rischio di un sorpasso: le nuove tecnologie, i social media, la comunicazione e la formazione hanno fatto passi da gigante nel frattempo e il negozio di vicinato è tornato meglio di prima garantendo i punti di forza di un tempo, qualità e cortesia, ma dando qualcosa in più. Ora questi negozietti sono all'avanguardia, sono social, si aprono al web e all'e-commerce e tramite una semplice app ti portano anche la spesa anche a casa. Inoltre sono attenti all'estetica, al dettaglio, dando un'identità ed uno stile precisi ad ogni attività. Sono, dunque, riconoscibili.

Oltre il 55% dei consumatori italiani è tornato a spendere nei negozi di quartiere con un indice di soddisfazione massimo per quelli specializzati. Se negli ultimi anni oltre 160mila botteghe artigiane e negozi di quartiere avevano abbassato le saracinesche, ora si iniziano a cogliere i primi incoraggianti segnali di ripresa e a fare la differenza è l'attenzione al cliente e l'innovazione digitale. Non è una lotta al ribasso sui prezzi con la grande distribuzione a vincere, bensì la qualità e i servizi offerti tra cui vi sono anche le modalità di pagamento differenti, dalle app al contactless, le shopping community, i ritorni economici attraverso fidelity card, un intero universo di opportunità che basta cogliere per tornare più forti di prima.

La felicità di ritornare a far la spesa in quei piccoli negozi portandoci, questa volta, i nostri figli è impagabile.